-   Il cambiamento nel metabolismo, che subisce un rallentamento, ha come conseguenza una ridotta necessità calorica da introdurre nel corpo per soddisfare il fabbisogno quotidiano, per cui gli anziani tendono a sentirsi meno affamati.

-   Una riduzione dell’appetito, influenzata da cambiamenti del gusto e dell’olfatto, o dalla presenza di malattie croniche, o per gli effetti collaterali di farmaci che possono influire negativamente sull’appetito.

-   I problemi di salute, sono un altro fattore che influisce sulla diminuzione dell’appetito: le malattie cardiovascolari, il diabete, la disfagia, i problemi gastrointestinali, o la presenza di dolore, nausea, la sensazione di sazietà, possono portare a ridurre il consumo di cibo.

-    L’assunzione di farmaci. Molto spesso gli anziani assumono molti farmaci per le loro condizioni di salute, che possono influire sull’appetito, sul loro interesse verso il cibo.

-    La solitudine o la depressione. Gli anziani che vivono da soli, spesso si trovano a vivere una condizione di solitudine e di depressione, con il conseguente deterioramento dello stato emotivo, che incide sull’appetito e sul desiderio di mangiare.

-     Condizioni di difficoltà nell’acquisto e nella preparazione del cibo. Quanti anziani vivono in condizioni economiche difficili? Molti hanno anche delle limitazioni fisiche e la necessità di un’assistenza quotidiana. Questi fattori possono incidere sulla qualità e sulla quantità dei nutrienti che un anziano dovrebbe consumare.

È importante monitorare la dieta dei nostri cari anziani, onde evitare degli scompensi nell’apporto dei nutrienti.